Villa Doria Pamphili: un gioiello nascosto a pochi passi dal Gianicolo
Se amate passeggiare in immensi giardini ben curati Roma ha molto da offrirvi: infatti in città ci sono diverse ville e dimore aristocratiche che meritano una visita e una sosta nel verde dei loro magnifici parchi.
Qualche esempio? Villa Borghese, Villa Ada, Villa Torlonia o la celebre Villa Doria Pamphili con interi chilometri di sentieri e scorci naturalistici.
Dove si trova Villa Doria Pamphili?
In collina, nel quartiere Monteverde che ospita il Gianicolo e offre ampi spazi di natura e bellissimi punti panoramici adatti per le vostre foto. Il perimetro della Villa è racchiuso tra via Aurelia Antica, via della Nocetta, via Vitellia e via San Pancrazio.
Perché merita una visita?
Per un’immersione nella natura a pochi chilometri dal centro: Il parco è così grande e ricco di specie di piante che in passato veniva soprannominato “Bel Respiro”, proprio ad indicare la sensazione di trovarsi in mezzo alla campagna. Qui vi dimenticherete la confusione e il rumore di Roma centro e potrete passeggiare tranquillamente immersi in un’atmosfera tranquilla e silenziosa.
Per visitare la Villa dalla superficie più estesa in tutta Roma: la tenuta di Villa Pamphili è la più grande tra le numerose ville romane e la sua superficie copre ben 184 ettari (di cui solo 94 sono visitabili).
Per fare attività all’aria aperta: qui troverete numerosi sentieri per correre e andare in bici, ma anche punti allestiti con attrezzi da palestra per fare ginnastica all’aperto.
Per fare un picnic: cercate una delle apposite aree con tavoli o scegliete un tranquillo prato nella parte più ad ovest della tenuta. Questo luogo è inoltre perfetto per far giocare i bambini all’aria aperta (area gioco attrezzata nella parte ovest).
Un po’ di storia
Villa Doria Pamphili fu costruita nel XVII secolo come residenza di campagna della famiglia aristocratica romana Pamphili. I suoi architetti, Alessandro Algardi e Giovanni Francesco Grimaldi, diedero da subito grande importanza alla parte esterna e trasformarono un semplice appezzamento di terra appena fuori città in una lussuosa dimora nobiliare. Nel 1760 la dinastia Pamphili si esaurì con la morte dell’ultimo discendente e la Villa passò al Principe Giovanni Andrea IV Doria che acquistò altri terreni e proprietà confinanti ingrandendo sempre di più la tenuta.
Negli anni ‘50 del secolo scorso l’area è stata espropriata e appartiene ora allo Stato Italiano (Casino del Bel Respiro) e al Comune di Roma (parco). Nel 1960, in occasione delle Olimpiadi, il parco è stato diviso in due parti dalla costruzione della via Leone XIII (chiamata anche via Olimpica). Da questo momento è possibile vedere una differenza tra le due sezioni: la parte est è più ricca di monumenti e opere d’arte, mentre la parte ovest è più naturalistica e ricorda un paesaggio di campagna. Solo nel 1972 l’intero parco è stato ufficialmente aperto al pubblico.
Come arrivare?
Si può raggiungere Villa Pamphili con le seguenti linee di trasporto urbano:
710 e 870 (via Vitellia- via Porta di San Pancrazio)
31,33,180,791 (via Leone XIII)
984 (via Aurelia Antica – via Leone XIII)
982 (via Leone XIII)
Dalla stazione di Roma Termini: Prendere l’autobus linea 64 in direzione Piazza Stazione S. Pietro e scendere alla fermata Cavalleggeri/S. Pietro (quindicesima fermata da Termini). Da qui prendere l’autobus linea 982 in direzione Stazione Quattro Venti e scendere alla fermata Leone XIII/Villa Pamphili (decima fermata da Cavalleggeri). Tempo di percorrenza totale: circa 45 minuti
Se arrivate in auto potete parcheggiare in via Leone XIII gratuitamente anche se è molto affollata, soprattutto al weekend. In alternativa potete parcheggiare a pagamento al Vitellia Parking in via Vitellia 31.
Villa Doria Pamphili: Informazioni Utili
Orari di apertura:
da ottobre a febbraio dalle 07.00 alle 18.00
da marzo a settembre dalle 07.00 alle 20.00
da aprile ad agosto dalle 07.00 alle 21.00
Costo: gratuito (parco). Il Casino del Bel Respiro è chiuso al pubblico in quanto utilizzato come sede rappresentativa dal Governo Italiano. La Vecchia Villa apre solo in occasione di eventi speciali.
Durata della visita:
almeno 3 ore. È consigliabile trascorrere mezza giornata qui.
Miglior periodo:
primavera e autunno per godere al meglio del paesaggio naturale.
Ingressi: Via Aurelia Antica, Via Leone XIII, Largo Martin Luther King, Via della Nocetta, Via Vitellia, Piazza di San Pancrazio, Largo 3 giugno 1849
Cosa vedere a Villa Doria Pamphili
Arco dei Quattro Venti: costituiva l’ingresso principale della villa e si trova subito dopo l’entrata di San Pancrazio. Risale agli anni ‘50 del XIX secolo ad opera dell’architetto Andrea Busiri Vici.
Palazzina Corsini: risale al XVIII secolo ed è parte delle acquisizioni che contribuirono ad ingrandire la tenuta. Nel 1849 fu gravemente danneggiato nel corso della battaglia del Gianicolo nel periodo della Repubblica Romana, ma l’architetto Andrea Busiri Vici lo restaurò completamente subito dopo. Presenta un mix di stili architettonici e decorativi a causa dei successivi restauri e colpisce soprattutto il colore rosso della facciata. Oggi ospita la Casa dei Teatri.
Casino del Bel Respiro (o Palazzina dell’Algardi): è l’edificio esteticamente più bello di tutto il complesso e contiene svariate opere d’arte, ma non è visitabile in quanto sede di rappresentanza del Governo italiano. È stato realizzato in stile palladiano e possiede anche un giardino segreto non visibile dall’esterno. Tra le altre particolarità di questa costruzione vi è anche il tunnel sotterraneo che la collega direttamente al Vaticano. Fu eretto nel 1644 per volere del cardinale Giambattista Pamphili diventato Papa Innocenzo X.
Fontana del Giglio: il giglio è il simbolo della famiglia Pamphili. La fontana è posta in un punto strategico per creare una suggestiva prospettiva sul canale e sul laghetto antistanti.
Laghetto del Belvedere: punto panoramico. Si tratta di un lago naturale circondato da molte specie diverse di alberi e abitato da uccelli e altri esemplari di fauna locale. Negli ultimi anni sono stati fatti dei lavori per ripulire l’area e renderla ancora più fruibile e accessibile al pubblico.
Fontana di Venere: sorge sul muro esterno del giardino segreto ed è decorata da scene mitologiche, conchiglie e stucchi.
Giardino del Teatro: qui sorgeva un vero e proprio teatro all’aperto dove si tenevano spettacoli e manifestazioni. Nel XIX secolo l’area è stata interamente ristrutturata e oggi si presenta come un giardino inglese che ospita diverse fontane e piante esotiche. Da notare soprattutto la grotta artificiale chiamata Ninfeo del Satiro: è decorata con finte stalattiti, due statue di sirene e due statue di fauni immersi in acqua.
Cappella Doria Pamphili: è la cappella funeraria della famiglia e l’edificio di più recente costruzione di tutto il complesso (fine ‘800). E’ stata voluta da Alfonso Doria Pamphili per ospitare le spoglie del padre e del fratello ed è costruita in stile neogotico.
Villa Vecchia: l’edificio più antico dell’intero complesso e oggi sede di un museo che narra la storia della tenuta e della famiglia Pamphili. Ad oggi il museo apre solo eccezionalmente in occasione di eventi. La Villa Vecchia fu costruita sui resti dell’acquedotto Traiano-Paolo ed esisteva già ai tempi dell’acquisto del terreno da parte dei Pamphili.
Giardino dei Cedrati: accanto a Villa Vecchia sorge un grazioso agrumeto.
Fontana del Mascherone: così chiamata per la maschera centrale da cui esce l’acqua. Ai suoi lati vi sono altre due maschere più piccole e due delfini.
Fontana delle Lumache: è opera del Bernini che la realizzò per Piazza Navona, ma Papa Innocenzo X non approvò il progetto in quanto non la ritenne abbastanza sfarzosa per una piazza di Roma. La fontana venne così donata a sua cognata Olimpia Maidalchini che la mise nel giardino di Villa Pamphili. Quella che vediamo oggi è una copia del XIX secolo in quanto la fontana originale è andata distrutta nel corso dei secoli.
Fontana del Cupido: la statua di Cupido posta al centro è oggi distrutta e ne rimane solo un piede. Sono però rimasti integri i quattro pilastri sorretti da statue di fauni.
Giardino delle Serre: creato nel XIX secolo per ospitare piante di frutti esotici. Davanti alle serre oggi si trova un bel giardino di palme.
Casale di Giovio: costruito su un antico sepolcro romano. Ad oggi non è visitabile.
Giardini di Delizie: luogo di ritrovo della nobiltà dell’epoca.
Valle dei Daini: un’area di 60.000 mq in cui un tempo vivevano i daini in libertà e che fungeva da riserva di caccia privata. Per decenni trascurata e in preda all’incuria è stata bonificata nel 2000.