Villa Torlonia

Alla scoperta di Roma: Villa Torlonia

Una visita a Roma sarebbe incompleto senza una visita a Villa Torlonia. E’ qualcosa di completamente diverso rispetto al centro storico. E’ anche probabile che non troverete indicazioni e informazioni su Villa Torlonia nelle normali guide su “Cosa fare a Roma”. Se siete in città per 3 o 4 giorni, andate lì e godetevi il sole pomeridiano, magari con un picnic, oppure fate allenamento come i locali.

Molti di voi si aspettano di vedere una vera e propria villa ma, in verità, Villa Torlonia include un complesso di edifici. Potete vedere Casino Nobile che è l’edificio principale, la Casina delle Civette, Casino dei Principi e Teatro di Villa Torlonia. Roma Capitale, cioè il Municipio, acquisì Villa Torlonia nel 1978.

Come raggiungerli?

Visitare Villa Torlonia rappresenta un’eccezionale opportunità per immergersi nella storia e nella cultura di Roma. Raggiungere il parco è semplice, sia utilizzando i mezzi pubblici sia camminando, e una volta giunti sul posto, potrete intraprendere un percorso di visita autoguidato per esplorare il parco e il suggestivo Quartiere Coppede’. Grazie alle sue tre entrate, ai percorsi irregolari e alle attrazioni circostanti, Villa Torlonia è una meta imperdibile per tutti i viaggiatori alla ricerca di un’esperienza affascinante e formativa.

Dalla stazione di Termini, prendete l’autobus n. 92, 910 oppure 360.

Orari di apertura
Dal tramonto all’alba

Casino Nobile

Dopo la nomina di Marchese nel 1796, Giovanni Torlonia acquisì Vigna Colonna e commissionò l’architetto Giuseppe Valadier di rinnovare l’edificio e trasformarlo in una residenza che rispecchiasse il suo status altolocato. Al 1806, il palazzo venne allargato e ristrutturato da Valadier. Furono aggiunti portici, terrazze, una grande sala da pranzo oggi nota come sala da ballo. Valadier utilizzò degli specchi curvi per riflettere la luce da una finestra curva e quindi per rendere gli spazi più ampi. Suppellettili in stucco di artisti come Domenico del Frate e Antonio Canova vennero utilizzati per decorare il salone. Il principe Alessandro Torlonio continuò in seguito i lavori di ristrutturazione del Casino Nobile dopo la morte del padre. Egli assunse Giovan Battista Caretti, non solo un architetto – anche un pittore. Caretti terminò le decorazioni nella parte esteriore dell’edificio e abbellì gli interni di ulteriori dettagli.

I lavori al giardino iniziarono con Giuseppe Valadier, infatti la parte nord del parco riporta la disposizione tipica del tardo XVIII e primo XIX secolo, visibile ancora oggi. La parte meridionale venne invece progettata da Giuseppe Jappelli su direttive del figlio Alessandro, a partire dal 1828 fino alla fine del XIX secolo, in puro “stile inglese”.

Orari di apertura: Casino Nobile
Martedì-Domenica: 9.00 – 19.00
24 e 31 Dicembre: 9.00 – 14.00
Ultimo ingresso 45 minuti prima dell’orario di chiusura
Lunedì; 25 Dicembre; 1 Gennaio; 1 Maggio.

Tariffe d’ingresso: Casino Nobile
EUR 7,50 (adulti) – EUR 6,50 (ridotti)
Solo cittadini romani (mostrando un documento d’identità valido)
EUR 6,50 (adulti) – EUR 5,50 (ridotti)

Nel XX secolo, il Casino fu occupato da Mussolini (tra il 1925 e il 1943), il quale aveva persino un bunker sotto il palazzo. Al tempo, i giardini non erano solo utilizzati per eventi sportivi e sociali, ma anche per la produzione di cibo in tempi di guerra. Nonostante sia impossibile da notare al giorno d’oggi, quando il Comando Alleato occupò il Casino Nobile, l’edificio venne severamente danneggiato.

Casino dei Principi

Alessandro Torlonia chiese all’artista Giovan Battista Caretti di modificare un edificio precedente. I lavori iniziarono nel 1835 e furono completati nel 1840. Finestre “alla francese” si aprono su un balcone che copre la facciata anteriore del Casino e che offre un’ottima vista del parco. Il proprietario non badò a spese nel scegliere le decorazioni, entrate e colonne in marmo, vasi in ghisa e un fregio rappresentante il Trionfo a Babilonia di Alessandro Magno sulla facciata principale. Originariamente, sui muri interni del piano principale erano presenti anche rappresentazioni in tempera di scene dall’Antica Roma e dall’Antica Grecia, oggi perduti. I pavimenti sono decorati con mosaici intricati.

La Casina delle Civette

Nel 1840 principe Alessandro Torlonia commissionò all’architetto Giuseppe Jappelli la supervisione dell’edificio chiamato Casina delle Civette, all’interno del parco di Villa Torlonia. Inizialmente di carattere rustico, veniva chiamato “Chalet svizzero”. Negli anni si è trasformata in una casa raffinata e decorata al dettaglio. Vedere la casa per la prima volta, con i suoi colonnati, le logge e torrette, vi porterà in un mondo di favole. Le decorazioni sono una meraviglia: civette, fate, cigni, pavoni, nastrini e fiocchi, farfalle e rose sono rappresentati sulle maioliche e nelle finestre in vetro colorato.

Questo edificio cambiò nome a causa delle civette rappresentate non solo nei vetri e decorazioni murali, ma anche dal mobilio degli interni, a dimostrazione della passione del principe Torlonia. L’esterno della Casina ha un certo sentore d Liberty, mentre all’interno troviamo statue in marmo, opere in ferro battuto, mosaici e altri capolavori da ammirare. La Casina delle Civette è oggi un museo.

Orari di apertura: Casina delle Civette
Martedì-Domenica: 9.00 – 19.00
24 e 31 Dicembre: 9.00 – 14.00
Ultimo ingresso 45 minuti prima dell’orario di chiusura
Chiuso: Lunedì; 25 Dicembre; 1 Gennaio; 1 Maggio.

Tariffe d’ingresso: Casina delle Civette con mostra
EUR 6,00 (adulti) – EUR 5,00 (ridotti)
Solo cittadini romani (presentando un documento d’identità valido)
EUR 5,00 (adulti) – EUR 4,00 (ridotti)

Tariffe d’ingresso: Casina delle Civette con mostra + Casino Nobile
EUR 9,50 (adulti) – EUR 7,50 (ridotti)
Solo cittadini romani (presentando un documento d’identità valido)
EUR 8,50 (adulti) – EUR 6,50 (ridotti)

Teatro di Villa Torlonia

Per festeggiare il suo matrimonio con Teresa Colonna, il principe Alessandro Torlonia chiese all’architetto Quintiliano Raimondi di costruire un teatro. Era il 1841. A causa di molti problemi, però, i lavori furono ultimati soltanto nel 1874. I gusti del periodo erano eclettici. Ne possiamo vedere un chiaro esempio in questo teatro, una fusioni di vari stili. Troviamo il corpo centrale in puro stile Classico, tracce di influenza Nordica nelle opere in vetro e ghisa, una sala Gotica, una sala Moresca, intere sale a imitare la pittura classica Greca o Rinascimentale. Durante la costruzione, l’architetto Raimondi decise di sfruttare la pendenza del terreno e costruì la facciata principale verso sud, diede al portico una forma semicircolare e lo chiuse con pannelli in vetro. Sotto le vetrate costruì un conservatorio.

Visitare le varie attrazioni di Villa Torlonia dura circa 3 ore, dopodiché puoi fare una passeggiata nei quartieri vicino alla Villa che non ti deluderà affatto!


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